2 L'uno crede di poter mangiar d'ogni cosa[b]; ma l' altro, che è debole, mangia dell'erbe. 3 Colui che mangia non isprezzi colui che non mangia, e colui che non mangia non giudichi colui che mangia[c]; poichè Iddio l'ha preso a sè. 4 Chi sei tu, che giudichi il famiglio altrui? egli sta ritto, o cade, al suo proprio Signore, ma sarà raffermato, perciocchè Iddio è potente da raffermarlo.
5 L'uno stima un giorno più che l'altro[d]; e l'altro stima tutti i giorni pari; ciascuno sia appieno accertato nella sua mente. 6 Chi ha divozione al giorno ve l'ha al Signore; e chi non ha alcuna divozione al giorno non ve l'ha al Signore. E chi mangia, mangia al Signore; perciocchè egli rende grazie a Dio[e]; e chi non mangia non mangia al Signore, e pur rende grazie a Dio. 7 Poichè niun di noi vive a sè stesso, nè muore a sè stesso[f]. 8 Perciocchè, se pur viviamo, viviamo al Signore; e se moriamo, moriamo al Signore; dunque, o che viviamo, o che moriamo, siamo del Signore. 9 Imperocchè a questo fine Cristo è morto, e risuscitato, e tornato a vita[g], acciocchè egli signoreggi e sopra i morti, e sopra e vivi.
10 Or tu, perchè giudichi il tuo fratello? ovvero tu ancora, perchè sprezzi il tuo fratello? poichè tutti abbiamo a comparire davanti al tribunal di Cristo[h]. 11 Perciocchè egli è scritto: Come io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me[i], ed ogni lingua darà gloria a Dio. 12 Così adunque ciascun di noi renderà ragion di sè stesso a Dio[j].
19 Procacciamo adunque le cose che son della pace[r], e della scambievole edificazione[s]. 20 Non disfar l'opera di Dio per la vivanda[t]; ben sono tutte le cose pure[u]; ma vi è male per l'uomo che mangia con intoppo[v]. 21 Egli è bene non mangiar carne, e non ber vino, e non far cosa alcuna, nella quale il tuo fratello s'intoppa, o è scandalezzato, o è debole. 22 Tu, hai tu fede? abbila in te stesso, davanti a Dio; beato chi non condanna sè stesso[w] in ciò ch'egli discerne. 23 Ma colui che sta in dubbio, se mangia, è condannato; perciocchè non mangia con fede; or tutto ciò che non è di fede è peccato.
<- ROMANI 13ROMANI 15 ->- a fede Rom. 15.1,7. 1 Cor. 8.9,11; 9.22.
- b cosa ver. 14.1 Cor. 10.25. 1 Tim. 4.4. Tit. 1.15.
- c mangia Col. 2.16.
- d altro Gal. 4.10.
- e Dio 1 Cor. 10.31.
- f stesso 1 Cor. 6.19,20. Gal. 2.20.
- g vita 2 Cor. 5.15.
- h Cristo Mat. 25.31 ecc. 2 Cor. 5.10.
- i me Is. 45.23. Fil. 2.10.
- j Dio Mat. 12.36. 1 Piet. 4.5.
- k altri Mat. 7.1 ecc.
- l fratello 1 Cor. 8.9,13; 10.32.
- m immonda Fat. 10.15 e rif.
- n immonda 1 Cor. 8.7,10.
- o morto 1 Cor. 8.11.
- p bevanda 1 Cor. 8.8.
- q uomini 2 Cor. 8.21.
- r pace Sal. 34.14. Rom. 12.18.
- s edificazione Rom. 15.2. 1 Tess. 5.11.
- t vivanda ver. 15.
- u pure Mat. 15.11. ver. 14 e rif.
- v intoppo 1 Cor. 8.9 ecc.
- w stesso 1 Giov. 3.21.