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SALMO XIV
(Sal. 53)
Estrema depravazione di quelli che negano Iddio
Salmo di Davide, dato al Capo de' Musici
1 LO stolto ha detto nel suo cuore: Non vi è Dio[a].
Si son corrotti, son divenuti abbominevoli nelle loro opere;
Non vi è alcuno che faccia bene[b].
2 Il Signore ha riguardato dal cielo in su i figliuoli degli uomini[c],
Per veder se vi fosse alcuno che avesse intelletto,
Che cercasse Iddio.
3 Tutti son guasti, tutti quanti son divenuti puzzolenti[d];
Non vi è alcuno che faccia bene,
Non pur uno.
4 Tutti questi operatori d'iniquità son essi senza intelletto?
Essi mangiano il mio popolo[e], come se mangiassero del pane,
E non invocano il Signore.
5 Là saranno spaventati di grande spavento[f];
Perciocchè Iddio è colla gente giusta.
6 Fate voi onta al consiglio del povero afflitto,
Perciocchè il Signore è la sua confidanza[g]?
 
7 Oh! venga pur da Sion la salute d'Israele[h]!
Quando il Signore ritrarrà di cattività il suo popolo,
Giacobbe festeggerà, Israele si rallegrerà[i].

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