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6
Gesù, Signore del sabato
(Mat. 12.1-8 e rif.)

1 OR avvenne, nel primo sabato dal dì appresso la pasquawpasquaLev. 23.15., ch'egli camminava per le biade; e i suoi discepoli svellevano delle spighe, e le mangiavano, sfregandole con le mani.

2 Ed alcuni de' Farisei disser loro: Perchè fate ciò che non è lecito di fare nei giorni di sabato? 3 E Gesù, rispondendo, disse loro: Non avete voi pur letto ciò che fece Davide, quando ebbe fame, egli, e coloro ch'eran con lui? 4 Come egli entrò nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, e ne mangiò, e ne diede ancora a coloro ch' eran con lui; i quali però non è lecito di mangiare, se non a' sacerdoti soli?

5 Poi disse loro: Il Figliuol dell'uomo è Signore eziandio del sabato.

Guarigione dell'uomo dalla mano secca
(Mat. 12.9-14 e rif.)

6 OR avvenne, in un altro sabato, ch'egli entrò nella sinagoga, ed insegnava; e quivi era un uomo, la cui man destra era secca. 7 E i Farisei e gli Scribi l'osservavano, se lo guarirebbe nel sabato; per trovar di che accusarlo.

8 Ma egli conosceva i lor pensieri, e disse all'uomo che avea la man secca: Levati, e sta' in piè ivi in mezzo. Ed egli, levatosi, stette in piè. 9 Gesù adunque disse loro: Io vi domando: Che? è egli lecito di far bene o male, ne' sabati? di salvar una persona, o d'ucciderla? 10 E guardatili tutti d'intorno, disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli fece così. E la sua mano fu resa sana come l'altra.

11 Ed essi furono ripieni di furore, e ragionavano fra loro, che cosa farebbero a Gesù.

Elezione de' dodici
(Mat. 10.1-4 e rif.)

12 OR avvenne, in que' giorni, ch'egli uscì al monte, per orare, e passò la notte in orazione a Dio[b].

13 E quando fu giorno, chiamò a sè i suoi discepoli, e ne elesse dodici, i quali ancora nominò Apostoli; 14 cioè: Simone, il quale ancora nominò Pietro, ed Andrea, suo fratello; Giacomo, e Giovanni; Filippo, e Bartolomeo; 15 Matteo, e Toma; Giacomo di Alfeo, e Simone, chiamato Zelote; 16 Giuda, fratel di Giacomo, e Giuda Iscariot, il quale ancora fu traditore.

Il sermone appiè del monte
(Mat. cap. 5.6,7 e rif.)

17 POI, sceso con loro, si fermò in una pianura, con la moltitudine dei suoi discepoli, e con gran numero di popolo di tutta la Giudea, e di Gerusalemme, e della marina di Tiro, e di Sidon, i quali eran venuti per udirlo, e per esser guariti delle loro infermità; 18 insieme con coloro ch'erano tormentati da spiriti immondi; e furon guariti. 19 E tutta la moltitudine cercava di toccarlo[c], perciocchè virtù usciva di lui[d], e li sanava tutti.

20 Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:

Beati voi, poveri[e], perciocchè il regno di Dio è vostro.

21 Beati voi, che ora avete fame, perciocchè sarete saziati[f].

Beati voi, che ora piangete[g], perciocchè voi riderete.

22 Voi sarete beati, quando gli uomini vi avranno odiati[h], e vi avranno scomunicati[i], e vituperati, ed avranno bandito il vostro nome, come malvagio, per cagion del Figliuol dell'uomo. 23 Rallegratevi, e saltate di letizia in quel giorno; perciocchè, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; poichè il simigliante fecero i padri loro a' profeti.

24 Ma, guai a voi, ricchi[j]! perciocchè voi avete la vostra consolazione[k].

25 Guai a voi, che siete ripieni! perciocchè voi avrete fame[l].

Guai a voi, che ora ridete! perciocchè voi farete cordoglio, e piangerete[m].

26 Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi[n]! poichè il simigliante fecero i padri loro a' falsi profeti.

27 Ma io dico a voi che udite: Amate i vostri nemici; fate bene a coloro che vi odiano[o]; 28 benedite coloro che vi maledicono; e pregate per coloro che vi molestano. 29 Se alcuno ti percuote su di una guancia, porgigli eziandio l'altra[p]; e non divietar colui che ti toglie il mantello di prendere ancora la tonica. 30 E da' a chiunque ti chiede[q]; e se alcuno ti toglie il tuo, non ridomandarglielo. 31 E, come voi volete che gli uomini vi facciano, fate ancor loro simigliantemente[r]. 32 E se amate coloro che vi amano, che grazia ne avrete? poichè i peccatori ancora amano coloro che li amano. 33 E se fate bene a coloro che fan bene a voi, che grazia ne avrete? poichè i peccatori fanno il simigliante. 34 E se prestate a coloro da' quali sperate riaverlo, che grazie ne avrete? poichè i peccatori prestano a' peccatori, per riceverne altrettanto. 35 Ma voi, amate i vostri nemici[s], e fate bene, e prestate, non isperandone nulla; e il vostro premio sarà grande, e sarete i figliuoli dell'Altissimo; poichè egli è benigno inverso gl'ingrati, e malvagi[t]. 36 Siate adunque misericordiosi, siccome ancora il Padre vostro è misericordioso[u].

37 E non giudicate, e non sarete giudicati[v]; non condannate, e non sarete condannati; rimettete, e vi sarà rimesso. 38 Date, e vi sarà dato[w]; buona misura, premuta, scossa, e traboccante, vi sarà data in seno; perciocchè, di qual misura misurate, sarà altresì misurato a voi.

39 Or egli disse loro una similitudine. Può un cieco guidar per la via un altro cieco? non caderanno essi amendue nella fossa[x]?

40 Niun discepolo è da più del suo maestro[y]; ma ogni discepolo perfetto dev'essere come il suo maestro.

41 Ora, che guardi tu il fuscello ch' è nell'occhio del tuo fratello, e non iscorgi la trave ch' è nell'occhio tuo proprio[z]? 42 Ovvero, come puoi dire al tuo fratello: Fratello, lascia che io ti tragga il fuscello ch' è nell'occhio tuo; non veggendo tu stesso la trave ch' è nell'occhio tuo proprio? Ipocrita, trai prima dell'occhio tuo la trave, ed allora ci vedrai bene per trarre il fuscello, ch' è nell'occhio del tuo fratello.

43 Perciocchè non vi è buon albero, che faccia frutto cattivo; nè albero cattivo, che faccia buon frutto. 44 Perciocchè ogni albero è riconosciuto dal proprio frutto; poichè non si colgono fichi dalle spine, e non si vendemmiano uve dal pruno[aa]. 45 L'uomo buono, dal buon tesoro del suo cuore, reca fuori il bene; e l'uomo malvagio, dal malvagio tesoro del suo cuore, reca fuori il male; perciocchè la sua bocca parla di ciò che gli soprabbonda nel cuore[bb].

46 Ora, perchè mi chiamate Signore, e non fate le cose che io dico[cc]? 47 Chiunque viene a me, e ode le mie parole, e le mette ad effetto, io vi mostrerò a cui egli è simile[dd]. 48 Egli è simile ad un uomo che edifica una casa, il quale ha cavato, e profondato, ed ha posto il fondamento sopra la pietra; ed essendo venuta una piena, il torrente ha urtata quella casa, e non l' ha potuta scrollare, perciocchè era fondata in su la pietra. 49 Ma chi le ha udite, e non le ha messe ad effetto, è simile ad un uomo che ha edificata una casa sopra la terra, senza fondamento; la quale il torrente avendo urtata, ella è di subito caduta, e la sua ruina è stata grande.

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