3 E il giorno seguente, Pashur trasse Geremia fuor della carcere. E Geremia gli disse: Il Signore ti nomina, non Pashur[b], ma Magor-missabib[c]. 4 Perciocchè, così ha detto il Signore: Ecco, io ti metterò in ispavento a te stesso, ed a tutti i tuoi amici; ed essi caderanno per la spada de' lor nemici, ed i tuoi occhi lo vedranno; e darò tutto Giuda in man del re di Babilonia, il quale li menerà in cattività in Babilonia, e li percoterà con la spada. 5 E darò tutte le ricchezze di questa città, e tutto il suo guadagno, e tutte le sue cose preziose; e insieme tutti i tesori dei re di Giuda in man dei lor nemici, i quali li prederanno, e li rapiranno, e li porteranno via in Babilonia[d]. 6 E tu, Pashur, e tutti quelli che abitano in casa tua, andrete in cattività; e tu entrerai in Babilonia, e quivi morrai, e quivi sarai seppellito, tu, e tutti i tuoi amici, a' quali tu hai profetizzato falsamente[e].
11 Ma il Signore è meco[i], come un uomo prode, e terribile; perciò quelli che mi perseguitano caderanno, e non avranno la vittoria; saranno grandemente confusi, perciocchè non prospereranno; ciò sarà loro una ignominia eterna, che giammai non sarà dimenticata. 12 Dunque, o Signor degli eserciti, che provi il giusto, che vedi le reni, e il cuore[j], fa'ch'io vegga la vendetta che tu prenderai di loro; perciocchè io ti ho spiegata la mia ragione. 13 Cantate al Signore, lodate il Signore[k]; perciocchè egli ha riscossa l'anima del povero dalla mano de' malfattori.
14 Maledetto sia il giorno che io nacqui[l]; il giorno che mia madre mi partorì non sia benedetto. 15 Maledetto sia l'uomo che ne portò la novella a mio padre, dicendo: Un figliuol maschio ti è nato; e lo rallegrò grandemente. 16 E sia quell'uomo come quelle città che il Signore ha sovvertite, senza essersene mai pentito[m]; e oda il grido la mattina, e lo stormo in sul mezzodì. 17 Conciossiachè Iddio non mi abbia fatto morire fin dalla matrice, e non abbia fatto che mia madre fosse il mio sepolcro, e che la sua matrice fosse in perpetuo gravida. Perchè son io uscito della matrice, per veder travaglio, e tormento, e per finire i miei giorni in vituperio?
<- GEREMIA 19GEREMIA 21 ->- a grotta Ger. 29.26.
- b Pashur cioè: Sicurtà d'ogni intorno.
- c Magor-missabib cioè: Spavento d'ogni intorno.
- d Babilonia 2 Re. 20.17,18; 24.12-16; 25.13-17.
- e falsamente Ger. 14.13,14 e rif.
- f vincesti Ger. 1.6 ecc.
- g potuto Giob. 32.18-20. Fat. 18.5.
- h lui Luc. 11.53,54.
- i meco Ger. 1.8,19.
- j cuore Ger. 11.20; 17.10 e rif.
- k Signore Sal. 35.9 ecc.; 109.30,31.
- l nacqui Giob. 3.3. Ger. 15.10.
- m pentito Gen. 19.25.