7 E avvenne che, quando i figliuoli di Israele ebbero gridato al Signore, per cagion de' Madianiti, 8 il Signore mandò loro un uomo profeta, il qual disse loro: Così ha detto il Signore Iddio d'Israele: Io vi ho fatti salire fuor di Egitto, e vi ho tratti fuor della casa di servitù; 9 e vi ho riscossi dalla mano degli Egizj, e dalla mano di tutti coloro che vi oppressavano; e li ho scacciati d'innanzi a voi, e vi ho dato il lor paese. 10 Or io vi avea detto: Io sono il Signore Iddio vostro; non temiate gl'iddii degli Amorrei, nel cui paese voi abitate; ma voi non avete ubbidito alla mia voce.
11 Poi l'Angelo del Signore venne, e si pose a sedere sotto la quercia ch'è in Ofra, il qual luogo era di Ioas Abiezerita. E Gedeone[c], figliuolo di esso, batteva il grano nel torchio, per salvarlo d'innanzi a' Madianiti. 12 E l'Angelo del Signore gli apparve[d], e gli disse: Il Signore sia teco, valent'uomo. 13 E Gedeone gli disse: Ahi! Signor mio; come è possibile che il Signore sia con noi? perchè dunque ci sarebbero avvenute tutte queste cose? E dove son tutte le sue maraviglie[e], le quali i nostri padri ci hanno raccontate, dicendo: Il Signore non ci ha egli tratti fuor di Egitto? ma ora il Signore ci ha abbandonati, e ci ha dati nelle mani de' Madianiti[f]. 14 E il Signore riguardò verso lui, e gli disse: Vai con cotesta tua forza, e tu salverai Israele dalla mano de' Madianiti[g]: non t'ho io mandato? 15 Ma egli gli disse: Ahi! Signor mio; con che salverei io Israele? ecco, il mio migliaio è il più misero di Manasse[h], ed io sono il minimo della casa di mio padre. 16 E il Signore gli disse: Perciocchè io sarò teco[i], e tu percoterai i Madianiti, come se fossero un uomo solo.
17 E Gedeone gli disse: Deh! se io ho trovata grazia appo te, dammi un segno[j] che tu sei desso, tu che parli meco. 18 Deh! non moverti di qui, finch'io venga a te, e ti rechi il mio presente, e te lo metta davanti[k]. Ed egli gli disse: Io rimarrò qui, finchè tu ritorni.
19 Gedeone adunque entrò in casa, e apparecchiò un capretto, e fece de' pani azzimi d'un efa di farina; poi mise la carne in un canestro, e il brodo in una pentola, e gliel recò sotto la quercia, e gliel presentò. 20 E l'Angelo del Signore gli disse: Piglia questa carne, e questi pani azzimi, e posali in su quel sasso, e spandi il brodo. 21 Ed egli fece così. Allora l'Angelo del Signore distese il bastone ch'egli avea in mano, e toccò con la cima di esso la carne e i pani azzimi; ed ei salì del fuoco dal sasso, che consumò la carne e i pani azzimi[l]. E l'Angelo del Signore se ne andò via dal cospetto di esso. 22 E Gedeone, avendo veduto ch'egli era l'Angelo del Signore, disse: Oimè! Signore Iddio; è egli per questo, ch'io ho veduto l'Angelo del Signore, a faccia a faccia[m]? 23 Ma il Signore gli disse: Abbi pace; non temere, tu non morrai. 24 E Gedeone edificò un altare al Signore, e lo nominò: La pace è del Signore; il qual resta fino ad oggi in Ofra degli Abiezeriti.
25 E in quella stessa notte il Signore gli disse: Prendi il giovenco di tuo padre, e il secondo bue di sette anni; e disfai l'altare di Baal, che è di tuo padre, e taglia il bosco che gli è appresso[n]. 26 Ed edifica un altare al Signore Iddio tuo in su la cima di questa rocca, nell'istesso luogo ove tu avevi posto l'apparecchio di quelle vivande; poi prendi quel secondo bue, e offeriscilo in olocausto con le legne del bosco che tu avrai tagliato.
27 Gedeone adunque prese seco dieci uomini, d'infra i suoi servitori, e fece così, come il Signore gli avea detto; e, temendo di farlo di giorno, per cagion della casa di suo padre, e degli uomini della città, lo fece di notte. 28 Ed essendosi gli uomini della città levati la mattina, ecco, l'altare di Baal era stato disfatto, e il bosco che gli era appresso era stato tagliato, e quel secondo bue era stato offerto sopra l'altare ch'era stato edificato. 29 Ed essi dissero l'uno all'altro: Chi ha fatto questo? E avendone domandato, e ricercato, fu detto: Gedeone, figliuol di Ioas, ha fatto questo. 30 E gli uomini della città dissero a Ioas: Mena fuori il tuo figliuolo, e sia fatto morire; conciossiachè egli abbia disfatto l'altare di Baal, ed abbia tagliato il bosco che gli era appresso. 31 Ma Ioas disse a tutti i circostanti: Volete voi difender la causa di Baal? lo volete voi salvare? chi difenderà la sua causa sarà fatto morire, mentre è ancor mattina. Se egli è dio, contenda con Gedeone, poich'egli ha disfatto il suo altare. 32 E in quel giorno Ioas pose nome Ierubbaal[o] a Gedeone, dicendo: Contenda Baal con lui, poich'egli ha disfatto il suo altare.
36 E Gedeone disse a Dio: Se pur tu vuoi salvar Israele per la mia mano, come tu hai detto, 37 ecco, io porrò in su l'aia un vello di lana; se la rugiada è in sul vello solo, e tutta la terra è asciutta, io conoscerò che tu salverai Israele per la mia mano, come tu hai detto. 38 Ed egli avvenne così. Ed egli si levò la mattina seguente, e stringendo il vello, spremè della rugiada una piena coppa d'acqua.
39 E Gedeone disse a Dio: L'ira tua non si accenda contro a me[r], ed io parlerò ancora sol questa volta; deh! permetti ch'io faccia ancora questa sola volta prova col vello; deh! sia il vello solo asciutto, e sia la rugiada sopra tutta la terra. 40 E Iddio fece così in quella notte; e il vello solo fu asciutto, e la rugiada fu sopra tutta la terra.
<- GIUDICI 5GIUDICI 7 ->- a Signore Giud. 2.19.
- b asini Lev. 26.16. Deut. 28.30,33,51. Mic. 6.15.
- c Gedeone Ebr. 11.32.
- d apparve Giud. 13.3. Luc. 1.11,26.
- e maraviglie Sal. 89.49. Is. 59.1; 63.15.
- f Madianiti 2 Cron. 15.2.
- g Madianiti 1 Sam. 12.11. Ebr. 11.32,34.
- h Manasse 1 Sam. 9.21. Mic. 5.2.
- i teco Esod. 3.12. Gios. 1.5.
- j segno Esod. 4.1-8; ver. 36,37. 2 Re. 20.8 ecc.
- k davanti Gen. 18.3 ecc. Giud. 13.15.
- l azzimi Lev. 9.24. 1 Re. 38.39. 2 Cron. 7.1.
- m faccia Gen. 32.30. Esod. 33.20.
- n appresso Esod. 34.13. Deut. 7.5.
- o Ierubbaal cioè: contenda Baal.
- p Gedeone Giud. 3.10 e rif.
- q tromba Num. 10.3. Giud. 3.27.
- r me Gen. 18.32.