1 In quel giorno si canterà questo cantico nel paese di Giuda:
5 Perciocchè egli ha abbassati quelli che abitavano in luoghi alti, in città elevata; egli ha abbattuta quella città; egli l'ha abbattuta fino in terra, e l'ha messa fin nella polvere. 6 Il piè la calpesterà, i piedi de' poveri, le piante dei miseri.
7 Il cammino del giusto è tutto piano; tu addirizzi, e livelli il sentiero del giusto[f]. 8 Noi ti abbiamo aspettato[g], o Signore, eziandio nella via de' tuoi giudicii; il desiderio dell'anima nostra è stato intento al tuo Nome, ed alla tua ricordanza. 9 Di notte io ti ho desiderato nell'anima mia; eziandio in sul far del giorno ti ho ricercato con lo spirito mio che è dentro di me; perciocchè, secondo che i tuoi giudicii sono in terra, gli abitanti del mondo imparano giustizia. 10 Se si fa grazia all'empio, egli non impara però giustizia[h]; anzi opera perversamente nella terra della dirittura, e non riguarda all'altezza del Signore.
11 O Signore, la tua mano è eccelsa, ed essi nol veggono; ma lo vedranno, e saranno confusi; la gelosia per lo tuo popolo, anzi il fuoco apparecchiato a' tuoi nemici, li divorerà. 12 O Signore, disponci la pace[i]; perciocchè eziandio tu sei quello che hai fatti tutti i fatti nostri[j]. 13 O Signore Iddio nostro, altri signori che te ci hanno signoreggiati[k]; ma per te solo noi ricordiamo il tuo Nome. 14 Quelli son morti, non torneranno più a vita; son trapassati, non risusciteranno più; perciò tu li hai visitati, e li hai sterminati, ed hai fatta perire ogni lor memoria.
15 O Signore, tu hai accresciuta la tua gente; tu l'hai accresciuta; tu sei stato glorificato, tu hai allargati tutti i confini del paese. 16 O Signore, quando sono stati in distretta, si son ricordati di te[l]; hanno sparso un basso lamento, mentre il tuo castigamento è stato sopra loro. 17 Come la donna gravida, quando si avvicina al parto, si duole, e grida ne' suoi dolori[m]; così siamo stati noi, per cagione di te, o Signore. 18 Noi abbiam conceputo, ed abbiam sentiti dolori di parto; ma non abbiamo fatto altro che come se avessimo partorito del vento; noi non abbiamo operata salute alcuna alla terra, e gli abitatori del mondo non son caduti. 19 I tuoi morti torneranno a vita[n], il mio corpo morto anch'esso, e risusciteranno. Risvegliatevi, e giubilate, voi che abitate nella polvere; perciocchè, quale è la rugiada all'erbe, tal sarà la tua rugiada, e la terra gitterà fuori i trapassati.
20 Va', popol mio, entra nelle tue camerette, e serra il tuo uscio dietro te[o]; nasconditi, come per un piccol momento di tempo[p], finchè sia passata l'indegnazione. 21 Perciocchè, ecco, il Signore esce del suo luogo[q], per far punizione dell'iniquità degli abitanti della terra contro a lui; e la terra rivelerà il suo sangue, e non coprirà più i suoi uccisi.
<- ISAIA 25ISAIA 27 ->- a riparo Is. 60.18.
- b lealtà Sal. 118.19,20.
- c pace Giov. 14.27 e rif.
- d te Sal. 86.2 e rif.
- e eterna Deut. 32.4 e rif.
- f giusto Sal. 5.8; 37.23.
- g aspettato Is. 25.9 e rif.
- h giustizia Eccl. 8.11,12. Rom. 2.4.
- i pace ver. 3 e rif.
- j nostri Esod. 14.13.
- k signoreggiati 2 Cron. 12.8.
- l te Is. 37.1; 38.2. Os. 5.15.
- m dolori Is. 13.8. Giov. 16.21.
- n vita Ezec. 37.1 ecc. Dan. 12.2.
- o te Esod. 12.22,23.
- p tempo Sal. 30.5 e rif.
- q luogo Mic. 1.3. Giuda. 14.15.