7 Ma, come voi abbondate in ogni cosa, in fede, e in parola, ed in conoscenza, e in ogni studio, e nella carità vostra inverso noi; fate che abbondiate ancora in questa grazia[d]. 8 Io non lo dico per comandamento; ma per lo studio degli altri, facendo prova ancora della schiettezza della vostra carità[e]. 9 Perciocchè voi sapete la grazia del Signor nostro Gesù Cristo, come, essendo ricco, si è fatto povero per voi[f]; acciocchè voi arricchiste per la sua povertà[g]. 10 E do consiglio in questo; perciocchè questo è utile a voi[h], i quali non soltanto avete cominciato a fare, ma già ne avevate l'intenzione, fin dall'anno passato[i]. 11 Ora, compiete dunque eziandio il fare; acciocchè, come vi è stata la prontezza del volere, così ancora vi sia il compiere secondo il vostro avere. 12 Perciocchè, se vi è la prontezza dell'animo, uno è accettevole secondo ciò ch'egli ha, e non secondo ciò ch'egli non ha[j]. 13 Poichè questo non si fa acciocchè vi sia alleggiamento per altri, ed aggravio per voi; ma, per far par pari, al tempo presente le vostra abbondanza sarà impiegata a sovvenire alla loro inopia. 14 Acciocchè altresì la loro abbondanza sia impiegata a sovvenire alla vostra inopia; affinchè vi sia ugualità; secondo che è scritto: 15 Chi ne avea raccolto assai, non n'ebbe di soverchio; e chi poco, non n'ebbe mancamento[k].
16 Ora, ringraziato sia Iddio, che ha messo nel cuor di Tito lo stesso studio per voi. 17 Poichè egli ha accettata l'esortazione[l]; e in gran diligenza si è volonterosamente messo in cammino, per andare a voi. 18 Or noi abbiam mandato con lui questo fratello[m], la cui lode nell'evangelo è per tutte le chiese. 19 E non sol questo; ma ancora è stato dalle chiese eletto, per esser nostro compagno di viaggio con questa sovvenzione[n], ch'è da noi amministrata alla gloria del Signore stesso, ed al servigio della prontezza dell'animo vostro; 20 schivando noi questo: che niuno ci biasimi in quest'abbondanza, che è da noi amministrata; 21 procurando cose oneste, non solo nel cospetto del Signore, ma ancora nel cospetto degli uomini[o]. 22 Or noi abbiam mandato con loro questo nostro fratello, il quale abbiamo spesse volte, in molte cose, sperimentato esser diligente, ed ora lo è molto più, per la molta confidanza che si ha di voi. 23 Quant'è a Tito, egli è mio consorte, e compagno d'opera inverso voi; quant'è a' fratelli, sono apostoli delle chiese, gloria di Cristo. 24 Dimostrate adunque inverso loro, nel cospetto delle chiese, la prova della vostra carità, e di ciò che ci gloriamo di voi.
<- II CORINTI 7II CORINTI 9 ->- a provertà Mar. 12.44.
- b santi Rom. 15.25,26 e rif.
- c Tito ver. 17.
- d grazia 2 Cor. 9.8.
- e carità 2 Cor. 9.13.
- f voi Mat. 8.20. Fil. 2.6-8.
- g povertà Giac. 2.5.
- h voi Prov. 19.17 e rif.
- i passato 2 Cor. 9.2.
- j ha Mar. 12.43,44. 2 Cor. 9.7.
- k mancamento Esod. 16.18.
- l esortazione ver. 6.
- m fratello 2 Cor. 12.18.
- n sovvenzione 1 Cor. 16.3,4.
- o uomini Rom. 12.17. Fil. 4.8. 1 Piet. 2.12.