8 Parimente bisogna che i diaconi[k]sieno gravi, non doppi in parole, non dati a molto vino, non disonestamente cupidi del guadagno. 9 Che ritengano il misterio della fede in pura coscienza. 10 Or questi ancora sieno prima provati[l], poi servano, se sono irreprensibili. 11 Simigliantemente sieno le lor mogli gravi[m], non calunniatrici, sobrie, fedeli in ogni cosa. 12 I diaconi sien mariti d'una sola moglie, governando bene i figliuoli, e le proprie famiglie. 13 Perciocchè coloro che avranno ben servito si acquistano un buon grado[n], e gran libertà nella fede, ch' è in Cristo Gesù.
16 E senza veruna contradizione, grande è il misterio della pietà: Iddio è stato manifestato in carne[p], è stato giustificato in Ispirito[q], è apparito agli angeli[r], è stato predicato a' Gentili[s], è stato creduto nel mondo[t], è stato elevato in gloria[u].
<- I TIMOTEO 2I TIMOTEO 4 ->- a vescovo Fat. 20.28 e rif.
- b opera Efes. 4.12.
- c irreprensibile Tit. 1.6 ecc.
- d moglie ver. 12. 1 Tim. 5.9.
- e forestieri 1 Piet. 4.9.
- f vino Lev. 10.9.
- g percotitore 2 Tim. 2.24.
- h guadagno 1 Piet. 5.2.
- i diavolo Is. 14.12. 2 Piet. 2.4.
- j fuori Fat. 6.1 ecc.; 22.12. 1 Tess. 4.12.
- k diaconi Fat. 6.3. ver. 3 e rif.
- l provati 1 Tim. 5.22.
- m gravi Tit. 2.3.
- n grado Mat. 25.21.
- o vivente Efes. 2.21,22. Ebr. 3.6.
- p carne Giov. 1.14. 1 Giov. 1.2.
- q Ispirito Mat. 3.16,17. Giov. 15.26; 16.8,9. Rom. 1.4. 1 Giov. 5.6.
- r angeli Luc. 2.13 ecc. Efes. 3.10. 1 Piet. 1.12.
- s Gentili Fat. 10.34 ecc.; 13.46 ecc.
- t mondo Col. 1.6,23.
- u gloria Fat. 1.9. 1 Piet. 3.22.