3 Ed Elia, veggendo questo, si levò, e se ne andò per iscampar la vita sua; e venne in Beerseba, città di Giuda, e lasciò quivi il suo servitore. 4 Ma egli camminò dentro al deserto una giornata di cammino; e venuto ad un ginepro, vi si posò sotto, e chiedeva fra sè stesso di morire[c], e disse: Basta, Signore, prendi pur ora l'anima mia; perciocchè io non valgo meglio che i miei padri.
5 Ed egli si coricò, e si addormentò sotto il ginepro. Ed ecco, un Angelo lo toccò, e gli disse: Levati, mangia. 6 Ed egli riguardò; ed ecco, dal capo avea una focaccia cotta su le brace, ed una guastada d'acqua. Ed egli mangiò, e bevve; poi tornò a coricarsi. 7 E l'Angelo del Signore tornò, e lo toccò la seconda volta, e disse: Levati, mangia; perciocchè questo cammino è troppo grande per te. 8 Egli adunque si levò, e mangiò, e bevve; e poi per la forza di quel cibo, camminò quaranta giorni e quaranta notti[d], fino in Horeb, monte di Dio[e],
9 E quivi entrò in una spelonca, e vi passò la notte. Ed ecco la parola del Signore gli fu indirizzata; ed egli gli disse: Che hai tu a far qui, Elia? 10 Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti[f]; perciocchè i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io son restato solo[g], e pure anche cercano di tormi la vita.
11 Allora il Signore gli disse: Esci fuori, e fermati in sul monte, davanti al Signore[h]. Ed ecco, il Signore passò, e davanti a lui veniva un grande ed impetuoso vento, che schiantava i monti, e spezzava le pietre; ma il Signore non era nel vento. E dopo il vento, veniva un tremuoto; ma il Signore non era nel tremuoto. 12 E dopo il tremuoto, veniva un fuoco; ma il Signore non era nel fuoco. E dopo il fuoco, veniva un suono sommesso e sottile.
13 E come Elia l'ebbe udito, s'involse la faccia nel suo mantello[i], ed uscì fuori, e si fermò all'entrata della spelonca; ed ecco, una voce gli venne, che gli disse: Che hai tu a far qui, Elia? 14 Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti; perciocchè i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io sono restato solo, e pure anche cercano di tormi la vita[j].
15 Ma il Signore gli disse: Va', ritornatene verso il deserto di Damasco, per lo cammino per lo quale sei venuto; e quando tu sarai giunto là, ungi Hazael per re sopra la Siria[k]. 16 Ungi eziandio, per re sopra Israele, Iehu, figliuolo di Nimsi[l]; ungi ancora per profeta, in luogo tuo, Eliseo, figliuolo di Safat, da Abel-Mehola. 17 Ed egli avverrà che, chiunque sarà scampato dalla spada di Hazael, Iehu l'ucciderà[m]; e chiunque sarà scampato dalla spada di Iehu, Eliseo l'ucciderà. 18 Or io ho riserbati in Israele settemila uomini, che son tutti quelli le cui ginocchia non si sono inchinate a Baal[n], e la cui bocca non l'ha baciato.
- a profeti 1 Re. 18.40.
- b essi 2 Re. 6.31.
- c morire Num. 11.15. Gion. 4.3,8.
- d notti Esod. 34.28. Mat. 4.2.
- e Dio Esod. 3.1.
- f eserciti Sal. 69.9. Giov. 2.17.
- g solo 1 Re. 18.22. Rom. 11.3.
- h Signore Esod. 24.12.
- i mantello Esod. 3.6. Is. 6.2.
- j vita ver. 10.
- k Siria 2 Re. 8.7 ecc.
- l Nimsi 2 Re. 9.1 ecc.
- m ucciderà 2 Re. 8.12; 9.14 ecc.; 10.6 ecc.; 13.3
- n Baal Rom. 11.4.
- o seguiterò Mat. 8.21,22. Luc. 9.61,62.